Frutti d’autunno

Ammetto di non essere un grande amante dei cachi (anzi non mi piacciono proprio), ma vedere questi frutti appesi agli alberi quasi spogli, è davvero piacevole: un bel gioco di colori che rapisce lo sguardo se il cielo è leggermente nuvoloso, ma soprattutto sono cose belle da trovare e fotografare in una semplice passeggiata dietro casa 😉.

Ho voluto comunque fare una piccola ricerca e ho scoperto delle cose interessanti (grazie al sito www.innaturale.com) che vi riporto qui:

CACO, TUTTE LE VARIETÀ DAL VANIGLIA AL CIOCCOLATINO

Il caco è un frutto particolare fin dalla maturazione, che avviene una volta staccato dall’albero. Anzi è particolare perfino il nome, che, meglio che lo sappiate, abbiamo sempre usato in maniera sbagliata. A confondere ancora di più sono le sue mille varietà, tra cui l’ancora poco conosciuta caco mela, ma anche questa nasconde sotto un solo nome tante tipologie diverse di frutto. Vediamo allora di risolvere qualcuno di questi misteri.

Mille sfumature di caco
Iniziamo dalla parola: ogni volta che avete usato caco al singolare avete commesso un errore. Il termine infatti è invariabile, la pianta si chiama cachi e il frutto prende lo stesso nome, anche quando viene usato per indicare un singolo esemplare: potreste mai abituarvi a dire «il cachi è maturo»?

Anche la maturazione è unica: tecnicamente viene detto ammezzimento, un processo che avviene solo dopo che il frutto è stato prelevato dall’albero. Non tutte le varietà però ne hanno bisogno, e questo ci porta al cuore della questione: esistono tante varietà, ognuna con le proprie particolari caratteristiche.

Caco Hachiya e Yokono
È il classico frutto a cui siamo abituati, la polpa morbida e l’inconfondibile sensazione di «legato in bocca» quando la maturazione non è arrivata fino in fondo. Vanno consumati solo estremamente maturi, quando al tocco risultano molto cedevoli: a quel punto la loro dolcezza sarà fantastica. Alla stessa famiglia appartengono i cachi Yokono, sempre abbastanza diffusi.

Caco dolce e Fuyu Gosho
Quello che noi siamo abituati a chiamare in generale caco mela in realtà potrebbe essere uno di queste due varietà. Vengono definiti «costanti alla fecondazione non astringenti» proprio perché appena colti risultano, nonostante molto sodi, saporiti e dolci.

Caco Mela e Cioccolatino
Queste due sono varietà più particolari, hanno una produzione però meno omogenea: a seconda che il frutto contenga o meno semi può essere astringente o no. Il Cioccolatino in particolare cresce bene in tutte le regioni d’Italia e producono frutti che possono essere consumati subito, ma che danno il massimo dopo qualche giorno di maturazione.

Caco Vaniglia
Chiude la lista un altro frutto particolare, quello della varietà Vaniglia, che dal punto di vista nutrizionale è veramente un portento: simile al classico per consistenza quasi liquefatta al consumo, il caco Vaniglia è ricchissimo di vitamina C. Occhio solo alle calorie, abbondanti visto la dolcezza del frutto.

Fonte: Innaturale .com

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